Libri: medicina per il cuore e per la mente



Può un libro funzionare come "medicina"?


La mia vita dentro al D.A.P. di Elisabetta Guidotti







La mia vita dentro al D.A.P. di Elisabetta Guidotti non è un libro che tutti potrebbero comprendere. Penserete che sto peccando di presunzione, invece, forse per la prima volta in vita mia, vi dico che non è così. Perché? Semplicemente perché non è semplice spiegare cosa sono gli attacchi di panico a chi non ne ha mai sofferto o ne ignora l’esistenza. L’autrice, Elisabetta Guidotti, sa perfettamente cosa sono e ci convive da anni. Il D.A.P., ovvero Disturbo da Attacchi di Panico, anche se enormemente diffuso, è pressoché sconosciuto. O meglio, inizi a conoscerlo solo quando hai un ‘attacco’ o qualcuno vicino a te inizia a soffrirne. La mia vita dentro al D.A.P. è una raccolta di pensieri e racconti che ha un solo file rouge dalla prima all’ultima pagina: l’amore. L’amore puro, quello che ci fa sentire bene e lo stesso che ci spinge a reagire nei momenti ‘no’. Che sia quello per un uomo, un figlio o per se stessi, poco importa, l’importante è avvertirlo e trarne linfa vitale.


“Un giorno ti alzi e vedi il mondo intorno a te girare. Nella testa solo una gran confusione; ti manca il respiro… paura, una grande paura… la tua vista sembra appannarsi… hai la sensazione di trovarti in un altro posto… il cuore che batte forte… Sensazioni orrende”

L’attacco di panico arriva, così, da un giorno all’altro. Non è vero che non ti avvisa, lo fa, ma tu sordo e preso dai tuoi mille impegni non lo ascolti. Continui per la tua strada, fino a quando non te la sbarra terrorizzandoti. Da questo momento in poi la tua vita cambia e le domande che ti sentirai rivolgere da quanti ti rimangono vicino suonano più o meno così: ‘Che ti senti?’, ‘Ma non hai nulla, perché non reagisci?’, ‘Tutti gli esami dicono che non hai niente di brutto, quindi basta, è solo nella tua testa’. Potrei andare avanti all’infinto, ma sarebbe del tutto inutile perché chi non sa cosa significa il panico non può capire.


“Prima della malattia ero un ‘iceberg’, quasi senza cuore”

In questa frase scritta da Elisabetta mi ritrovo come non mai ed è così che mi definisco anche io. Non è semplice per niente parlare di questa malattia, anche perché quando arriva il panico sono molti quelli che se la danno a gambe, mentre quelli che restano non sempre sono ‘aperti all’ascolto’. Il panico però va ringraziato perché, nella maggior parte dei casi, risveglia emozioni quasi dimenticate.


“Combatti, non darti mai per vinto;
cadrai, non importa,
rialzati e prova di nuovo,
piangerai, non importa,
asciugati le lacrime,
un respiro profondo e vai,
fronteggia ogni cosa,
sii sicuro solo di te stesso e della tua forza.
Nel bene e nel male il bello è sempre raggiungibile, basta scorgerlo senza paure.
Perché, ciò che vale veramente, è tutto dentro di te.
Sì, alza la testa e affronta la vita!”


Le parole di Elisabetta sono una carezza per l’anima e una iniezione di coraggio per quanti si trovano sommersi dal panico, ma sono anche un valido strumento per chi non sa come aiutare una persona alla quale vuole bene. Devo essere sincera, per me questo libro è stato un duro scoglio, non per la scrittura scorrevole dell’autrice, ma per il tema trattato. Non è stato semplice sentirsi dire certe cose, ma, ad oggi, dopo averlo metabolizzato bene, lo vedo con una luce diversa. Avete presente quando non volete sentirvi dire certe cose perché in fondo al vostro cuore sapete che sono vere? Bene, questo è quello che mi è successo con La mia vita dentro al D.A.P.



PS: Elisabetta Guidotti ha creato l’Associazione Insieme Onlus Ansia-Attacchi di Panico-Agorafobia per far capire che “tutti ce la possiamo fare”. Associazione Insieme

Tutti i proventi del libro saranno devoluti all'Associazione Insieme Onlus Ansia-Attacchi di Panico-Agorafobia, attiva nelle Marche a Grottammare dal 2011 per sostenere e dare supporto a chi vive con questi disagi.
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