C'era una volta una principessa triste che si era dimenticata cosa significasse vivere, non mangiava più, non usciva più, non parlava più con nessuno e non riusciva nemmeno a prendersi cura di se stessa. Era diventata una piccola insignificante larva anche difficile da accudire per chi gli stava vicino.
I giorni passavano in fretta e la principessa non trovava nulla per cui valesse la pena tirare fuori quella forza necessaria per poter di nuovo tornare a sorridere.
Passò l'inverno chiusa in casa, tutti intorno a lei le ripetevano che fuori c'era la sua vita che l'aspettava, passò la primavera e a malapena la principessa riusciva ad affacciarsi dalla finestra per vedere i fiori sbocciare.
Arrivò l'estate, calda, troppo calda per lei, e il suo corpo iniziava a cedere.
Un bel giorno alla sua porta bussò un ragazzino, biondo con gli occhi azzurri. Con un viso solare e felice. No! Cosa avete capito non era il principe azzurro!
Lui si avvicinò, appoggiandosi alla porta, chiese alla principessa
" Ciao Principessa sono venuto a chiederti se volevi uscire a fare una passeggiata"
La principessa, sbalordita, malconcia e in pigiama, rispose: "Ciao, no, io non esco da casa da oltre due stagioni, come puoi pensare che io possa oltre passare questa porta?? Ho paura!"
Il ragazzo con una certa insistenza di nuovo: "Principessa, devi farti bella, truccarti, metterti il tuo vestito più bello e devi uscire con me!"
"Accidenti, insistente il tipo qui, ma che vuole da me?" la principessa borbottava arrabbiata dentro di se, ma il ragazzo non faceva un passo, era sempre fermo li con un braccio appoggiato alla porta e non si muoveva di un millimetro.
Ad un certo punto con voce sostenuta la principessa urlo "Io non esco, ho paura, non mi vesto, non mi trucco, non voglio fare un bel nulla! E poi perché dovrei uscire con te?? "
Il ragazzo sorrise vedendola cosi arrabbiata, dopodiché la fece affacciare dalla porta e le disse:
"Principessa, io non sono venuto per aiutare te ma, sono venuto perché sono io ad avere bisogno di te, la vedi quella li fuori, è la mia carrozza, purtroppo si è fermata e, visto che Dio non mi ha donato del tutto l'uso delle gambe, è il mio unico e indispensabile mezzo per muovermi. Guardandoti dalla finestra ho pensato che eri la persona adatta per aiutarmi, eri li senza far nulla, guardavi il soffitto, quindi mi sono chiesto perché no, sarebbe bello passeggiare insieme e farmi spingere la carrozza da lei. "
La principessa smarrita completamente, i sensi di colpa che la divoravano "Come ho fatto a non capirlo? Ma come è possibile un ragazzino cosi bello, solare, come è possibile? E ora cosa faccio? Non mi posso rifiutare! Lo devo aiutare, mi devo vestire, lavare, truccare! Ho un aspetto di uno zombie non posso uscire così!" E la sua mente, i suoi pensieri pian piano iniziarono ad andare altrove, a quel ragazzino biondo con gli occhi azzurri che non poteva correre come tutti i ragazzini normali.
Si preparò, si affacciò dalla porta e il ragazzino le disse "Sei pronta a portarmi a fare una passeggiata? Non farmi fare brutta figura principessa, guida bene la mia carrozza!"
Da quel preciso istante dentro alla testa della principessa scattò qualcosa di immenso, qualcosa di magico, quella "inarrestabile voglia di vivere" . Il suo angelo biondo con gli occhi azzurri gli aveva aperto la via, quella via chiamato "dono", il grande dono della vita, da amare con tutte le sue sfaccettature.
Eli ღ ღ ღ
Grazie mi hai commossa
RispondiEliminaGrazie di cuore Cristina :*
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