Lettera di un’amica.



Confidenze per confidenze

Ciao Elisabetta,

da un po’ di tempo non venivo più a "curiosare " nel tuo profilo.

Ho visto i due video DAP.

Non riesco ancora a parlare, mi hai commosso tanto.

Sei una donna molto coraggiosa, hai tanta forza, tanta sensibilità dentro, queste sono e saranno le tue armi vincenti nella vita.

Ed hai un magnifico bambino ed una famiglia, dai quali attingere nuova energia quando avrai momenti NO.........

Bastano un sorriso di bimbo, un battito d'ali, un giorno di caldo sole, un passerotto che vola sul terrazzo in cerca di briciole,

il vento caldo che ti scompiglia i capelli o la pioggerellina che ti bagna il viso.......

Si fa un bel respiro e si riparte!!!!!

Perché te lo dico?

Dieci anni fa, anch'io ho lottato per lungo tempo contro un mostro, il mio si chiamava linfoma non-hodgkin, in parole povere: cancro.

Sono qui ora, sono VIVA, ho qualche chilo in più, i capelli bianchi, ma chissenefrega.

Condivido tutto ciò che hai avuto il coraggio di pubblicare in un video.

Io ne parlo con poche persone, cerco di dare il mio piccolo aiuto attraverso la mia esperienza, soprattutto con chi ha la mia stessa malattia.

Mi fa soffrire molto la sofferenza altrui, la sento dentro, non è compassione ma condivisione.

Non ti nascondo che ho pianto stasera, leggendo di te.

Ho compreso il mistero della tristezza nascosta nel fondo dei tuoi bellissimi occhi, ho capito il perché di quel filo sottile ed evanescente che abbiamo teso tra noi:

è un qualcosa che solo chi ha tanto sofferto è in grado di percepire;

un riconoscersi tra esseri tornati da un inferno, che per un breve attimo ci ha fatto smarrire la via chiamata vita.

Grazie, Elisabetta, anche per avere avuto la pazienza di "ascoltarmi".

Un forte abbraccio Ardilla

Grazie a te, mia cara amica… Eli 


(dal libro : La mia vita dentro al D.A.P.)



Ogni volta che leggo queste parole amica mia, mi commuovo tanto, forse non credo di essere così forte, così coraggiosa perché leggendo le tue parole mi commuovo e dentro di me penso 
“mi lamento per cosa io?” di soffrire di attacchi di panico! 

Di attacchi di panico non si muore, ma alle volte siamo così presi dalle nostre paure che non vediamo via d’uscita…

Invece la via d’uscita c’è sempre, dobbiamo lottare con tutte le nostre forze, dobbiamo chiedere aiuto se pensiamo di non potercela fare da soli, dobbiamo solo riuscire a trovare quella luce in fondo a quel tunnel che è pronta lì ad aspettarci … ASPETTA SOLO NOI!





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