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Visualizzazione dei post da 2018

Il mare

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Non ci portare chiunque a vedere il mare, che è una cosa importante, non è mica una cosa da niente. Andare con qualcuno a vedere il mare non è come andarsene al bar, o a vedere le vetrine dei negozi, a prendere un gelato, è veramente molto di più. A vedere il mare portaci quel qualcuno perfetto per condividere il silenzio, che è difficile trovarlo, ma se lo trovi non hai scampo, lo vedi in un altro modo, il silenzio e te ne innamori. Portaci qualcuno con il quale non devi parlare per forza, perché il mare è un film muto che ti sorprende per i colori, per le sensazioni che ti provoca nello stomaco, e non tanto per i rumori delle onde, certo, anche. Ma quel che veramente vale, del mare, sono le sfumature. Come di ogni cosa bella, d'altronde. Portaci chi è stato in grado di dimostrarti che tu vali molto più di quel che pensi, di quel che ti aspetteresti, qualcuno che faccia di te una priorità e non un passatempo, che riesca a sentire le tue tragedie di dentro senza pensare che

Io me la ricordo la felicità

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"Io me la ricordo la felicità, era fatta di operai che andavano al mare nei giorni di agosto.  Le macchine senza aria condizionata,  con i portapacchi pieni di valigie e le autostrade senza bollini neri.  Erano gli anni dove i pensionati potevamo permettersi la giusta ricompensa dopo una vita di sacrifici,  erano gli anni delle spiagge con i tavolini e le paste al forno,  e quei contenitori frigo, più forniti dei supermercati.  La felicità, con quelle sedie pieghevoli e quei caffè nei termos a fine pranzo,  le foto con i rullini, i discorsi tutti insieme a fine pranzo,  i bambini che facevano i bambini. Le città deserte, per il pane dovevi andare alla stazione centrale perché tutti sapevano che lì  c’era un supermercato sempre aperto.  Aveva un altro sapore la felicità!  Le discoteche in spiaggia, fatte di legno con le lampadine colorate,  le ragazze sedute che aspettavano l’invito per ballare quei lenti e conoscersi meglio,  eravamo più estranei e molto più intimi senza sapere an

Ho le rughe...

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Ho le rughe. Mi sono guardata allo specchio e ho scoperto di avere molte rughe, intorno agli occhi, alla bocca, sulla fronte. Ho le rughe perché ho avuto amici, e abbiamo riso, abbiamo riso tanto, fino alle lacrime. E ho conosciuto l'amore, che mi ha fatto strizzare gli occhi di gioia. Ho le rughe perché ho avuto dei figli, e mi sono preoccupata per loro fin dal concepimento, e ho sorriso a ogni loro nuova scoperta e ho passato notti a cullarli. E poi ho pianto. Ho pianto per le persone che ho amato e che sono andate via, per poco tempo o per sempre oppure senza sapere il perché.  Ho vegliato, trascorso ore insonni per progetti andati bene, andati male, mai partiti, per la febbre dei bambini, per leggere un libro  Ho visto posti splendidi, nuovi, che mi hanno fatto aprire la bocca stupita, e rivisto i posti vecchi, antichi, che mi hanno fatto commuovere. Dentro a ogni solco sul mio viso, sul mio corpo, si nasconde la mia storia, le emozioni che ho vissuto, la mia bellezza più intim

Per te dolce anima

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"Per te dolce anima" Questa rosa è per te dolce anima, per te che sorridi anche se il tuo cuore piange, per te che hai pazienza nell’affrontare ogni avversità, per te che hai bontà nel cuore e nel dare, per te che hai coraggio a difendere ciò che ami, per te che hai dolcezza nelle parole e nei gesti, per te che hai pace nel cuore da donare agli altri, per te che hai un cuore grande e non lo sai . ~ Maria Viola ~

Riflesso nell'acqua

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Mi lascio trasportare dai pensieri come onde che si infrangono contro la riva. Mi guardo riflessa nell'acqua e vedo una donna diversa, una donna più forte, ma mentre osservo bene, mi rendo conto che questa donna non è affatto diversa, sempre con quegli occhi che esprimono tutto ciò che non riescono a dire o forse, che dicono fin troppo, quella donna con difetti infiniti ma anche pregi forse da invidiare, i suoi occhi non piangono da molto tempo, la sua corazza è ben salda e guai a chi osa scalfirla. Tutto è ben racchiuso nel suo guscio di speranze, amore e quella voglia immensa di non smettere mai di sorridere. Anche se le sue lacrime non scendono più, forse lì dentro a qualche angolino nel suo cuore, c'è un piccolo mondo racchiuso, pieno pronto ad esplodere e magari chissà, un giorno sarà proprio davanti a questo mare che la guarda in silenzio e ascolta tutti i suoi dolci e amari pensieri. Eli  ღ ღ ღ

Lei era così...

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Lei era fatta così, di nuvole e malinconia stelle e lontananze, solitudine e poesia. Era fatta di viaggi nel tempo, antiche vite e ricordi cancellati, di silenziose assenze e presenze assordanti. Era fatta di paure e imprudenze, perbenismo e trasgressioni, ma nessuno l’aveva mai sfiorata senza averle prima accarezzato l’anima. ~Agostino Degas~ Ma lei era così... strana, uguale soltanto a se stessa.”

Fa’ quello di cui hai paura

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Ogni volta che affiora una paura, ricorda sempre di non scappare, perché non è così che la si risolve. Entraci! Se hai paura del buio, entra nel buio della notte: è l’unico modo per superarla è il solo modo per trascendere la paura. Entra nel buio, nulla è più importante di questo. Aspetta, siediti da solo e lascia che il buio faccia il suo lavoro. Se hai paura, trema. Permetti al tremito di manifestarsi, ma dì alla notte: “Fa’ quello che vuoi. Io sono qui”. Nel giro di pochi minuti vedrai che tutto si acquieta: il buio non è più oscuro, è diventato luminoso. Ti piacerà, lo potrai toccare: il silenzio vellutato, la vastità, la musica. Riuscirai ad apprezzarlo e ti dirai: “Com'ero stupido ad aver paura di un’esperienza così bella!”. Ogni volta che è presente la paura, non sfuggirla, altrimenti ti arenerai e il tuo essere non potrà mai crescere in quella dimensione. In realtà, devi prendere spunti dalla paura: sono quelle le direzioni in cui devi viaggiare. La paura è solo una sfida,